Gli smartphone non hanno una data di scadenza esatta, spesso il loro decadimento dipende da molti fattori e da come lo si utilizza.
Stabilire quando un telefono è diventato vecchio e quindi inutile non risulta semplice.
Si potrebbe affermare, in generale, che un dispositivo debba essere cambiato nel momento in cui non è più in grado di svolgere i compiti per i quali era stato originariamente progettato, ma si tratta di una scelta soggettiva dettata dal tipo di utilizzo che si intende farne. Ad esempio, se si usa il cellulare solamente per telefonare, questo potrebbe non essere considerato obsoleto dal proprietario, nemmeno se non supporta più le nuove App.
Esistono però alcuni segnali da non sottovalutare, i quali spesso sono indice di obsolescenza dello smartphone.
Come capire se è il momento di cambiare smartphone
È importante fare una premessa: al giorno d’oggi bisogna tenere conto dell’obsolescenza programmata, ovvero la tendenza dei produttori di dispositivi di farli invecchiare in maniera premeditata, facendo sì che non durino più di un certo lasso di tempo prestabilito. Questa tecnica obbliga le persone a cambiare spesso telefono, incentivando il consumismo.
Tuttavia, lo smartphone invecchia a prescindere dall’obsolescenza programmata, perciò di seguito elencheremo i principali indizi per capire se un dispositivo è diventato troppo vecchio e quindi sia da cambiare.
È bene ricordare, inoltre, che cambiare spesso cellulare ha effetti negativi sull’ambiente, in quanto i dispositivi risultano difficili da smaltire ed inquinano. Per questo motivo è sempre preferibile scegliere i ricondizionati, così da limitare i danni ambientali.
Ecco 5 segnali di invecchiamento dello smartphone:
- Durata della batteria
Quando si inizia a notare una riduzione dell’autonomia della batteria dello smartphone probabilmente questo sta invecchiando. Un’alternativa più economica e green, rispetto all’acquisto di un nuovo cellulare, può essere la sostituzione della batteria (se il dispositivo lo permette); - App non supportate
Le applicazioni per smartphone, sia Android che iOS, vengono continuamente aggiornate dai produttori sia per motivi di sicurezza, sia per garantire un servizio sempre migliore agli utilizzatori, seguendo le tendenze e le novità in ambito tecnologico. Queste implementazioni comportano la necessità di processori più potenti, di più spazio di archiviazione, ecc… Di conseguenza i dispositivi più vecchi potrebbero non riuscire più a supportare determinate App, impedendone il download e l’utilizzo. Quando il proprio telefono smette di ricevere aggiornamenti software, non si può fare altro che cambiarlo per continuare ad usufruire di tali funzionalità; - Fotocamera
Molte persone tendono a cambiare cellulare per avere a disposizione una fotocamera più avanzata, con più funzionalità ed in grado di produrre foto o video di qualità maggiore. Gli smartphone offrono fotocamere sempre più innovative di anno in anno e di conseguenza di modello in modello, permettendo più zoom, foto più nitide, video più fluidi, ecc… Anche in questo caso non vi è altra soluzione se non cambiare dispositivo acquistando il più recente; - Nuovi modelli in commercio
I produttori di smartphone tendono a lanciare sul mercato nuovi modelli ogni anno (o anche più spesso). Ciò comporta una perdita di valore, di volta in volta, del proprio cellulare. Ogni nuovo dispositivo in uscita propone nuove funzionalità, capacità, migliori prestazioni, ecc… influenzando le scelte dei consumatori che desiderano acquistare la nuova versione in quanto più innovativa; - Prestazioni
In generale si può affermare che ad ogni nuovo telefono corrispondono prestazioni migliori rispetto alla versione precedente. Questo significa che i modelli nuovi saranno sempre più veloci, più potenti, più resistenti, ecc… Al di là di questo fatto oggettivo, un cellulare è da considerarsi obsoleto nel momento in cui le sue prestazioni non permettono più di utilizzarlo in maniera efficiente, svolgendo le normali operazioni per le quali è stato progettato.
Obsolescenza smartphone: dura di più Apple o Android?
Senza alcun dubbio questa è la domanda che ci si pone più spesso: dura di più un telefono Apple o Android?
Bisogna ammettere che esiste un’evidente differenza tra i cellulari Apple e tutti i dispositivi che invece supportano il sistema operativo Android.
A questo proposito Apple dichiara in maniera trasparente quando un iPhone diventa obsoleto: “Un prodotto è considerato obsoleto quando Apple ne ha interrotto la distribuzione per la vendita da più di 7 anni”. L’azienda, infatti, interrompe l’assistenza hardware per tutti i prodotti che considera obsoleti, non rendendo nemmeno più disponibili i pezzi di ricambio.
Per quanto riguarda Android il discorso è diverso e dipende, inoltre, dalla fascia di prezzo del dispositivo. La vita media di un iPhone è in generale superiore rispetto ai telefoni Android (Samsung, Xiaomi, Huawei, ecc…).
Ciò accade perché gli aggiornamenti Apple sono garantiti più a lungo e i processori sono più potenti e resistenti.
Bisogna inoltre tenere conto di un’ulteriore suddivisione all’interno della macrocategoria di cellulari a marchio Android: i top di gamma durano più a lungo di quelli economici in quanto sono realizzati con componenti qualitativamente migliori.
In generale, quindi, un dispositivo Apple perde valore più lentamente di uno Android, per questo motivo anche i modelli meno recenti continuano ad avere prezzi piuttosto elevati.
Proprio per tale motivo, il mercato degli smartphone ricondizionati verte maggiormente sui dispositivi a marchio Apple, in quanto mantengono un alto valore nel tempo, rimanendo più a lungo appetibili agli occhi dei consumatori.
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